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5 anni di lavoro, oltre 8000 ore di impiego per la completa revisione del campo di addestramento per Unità Cinofile da Soccorso su macerie.
I lavori, svolti in collaborazione con la Direzione Interregionale Vigili del Fuoco Veneto, hanno permesso di ottenere l'omologazione secondo il capitolato del Ministero degli Interni.
Attivati tramite la Regione del Veneto e presenti dal 12 maggio fino al 3 giugno a supporto dei COC dei comuni di Casola Valsenio, Riolo Terme, Solarolo, Faenza e Brisighella.
Oltre 6300km percorsi in totale, 800 ore di attività per il supporto alla popolazione con attività di pulizia, monitoraggio, logistica, affiancamento nella gestione dell'emergenza presso i COC.
Le intense piogge del tardo pomeriggio del 15 settembre causano allagamenti e inondazioni di diversi corsi d'acqua, in particolar modo dei fiumi Misa e Nevola che hanno provocato la piena più disastrosa.
La nostra associazione, in quadrata nella Colonna Mobile della Regione del Veneto, ha operato con miniescavatore ed Eurocargo principalmente nell'area di competenza del COC di Senigallia (AN).
A causa dei numerosi incendi boschivi che ne interessano il territorio, il dipartimento nazionale della Protezione Civile ha attivato la colonna mobile AIB della Regione del Veneto in supporto della Regione Sicilia.
La nostra associazione è stata impegnata ininterrottamente nel mese di Agosto per oltre 20 giorni in attività di spegnimento, bonifica e pattugliamento del territorio a prevenzione dell'innesco di nuovi focolai nella zona delle Madonie.
Domenica 6 Dicembre 2020 le intense precipitazioni che si abbattono sulla nostra regione causano la rottura degli argini della Roggia Caveggiara, che inonda il quartiere Pini, nell'abitato di Torri di Quartesolo (Vicenza). La nostra associazione partecipa alle operazioni di soccorso sin dalle prime ore post evento con l'attivazione di un D.O.G.E. (Direttore Operazioni Gestione Emergenza) e alcuni volontari con mansioni di supporto alla sala operativa del COC di Torri. Nei giorni successivi altri volontari da Montecchio partecipano alle operazioni di distribuzione di sacchi di sabbia, svuotamento e sgombero dei locali allagati.
Sabato 29 Agosto 2020 un intenso temporale colpisce l'ovest vicentino. Vengono immediatamente attivate diverse squadre per liberare le strade di Montecchio dalle piante abbattute dai forti venti. Risolti i problemi all'interno del Comune, i volontari vengono rapidamente dirottati ad Arzignano, il centro abitato più danneggiato dal maltempo. Fino a mercoledì 2 settembre i volontari operano con gru e piattaforma aerea, in collaborazione con vigili del fuoco e con i volontari del soccorso alpino, per coprire i tetti scoperchiati delle oltre 70 abitazioni danneggiate, prima che la pioggia ricominci a cadere. 3 volontari vengono inoltre dispiegati presso il centro operativo comunale a supporto dell'amministrazione locale. In soli 5 giorni, i 17 volontari impiegati erogano un totale di oltre 260 ore di lavoro
Il 1° Luglio 2019 un furioso incendio scoppia all'interno della Isello Vernici di Brendola (Vi), dalla quale si alza una densa nube di fumo. Viene disposta la chiusura dell'autostrada A4 in entrambe le direzioni e l'evacuazione di una zona rossa intorno al sito dell'incendio. La nostra associazione viene rapidamente attivata per andare a supporto della Protezione Civile di Brendola nelle operazioni di evacuazione e gestione della viabilità. Contestualmente, la sala operativa di Montecchio, vista la vicinanza, inizia a ricevere numerose richieste di informazioni da parte dei cittadini preoccupati. Le acque di spegnimento, contaminate dai reagenti stoccati, iniziano a riversarsi nel Rio Brendola, pertanto la nostra associazione, in collaborazione con ARPAV, realizza una diga per cercare di contenere le sostanze inquinanti e installa una serie di barriere mobili lungo il Guà. Il maltempo dei giorni successivi obbliga i volontari a ricostruire più e più volte la diga. Negli 11 giorni successivi la nostra associazione coordina dal centro operativo intercomunale le operazioni di bonifica del corso d'acqua, coperto da tonnellate di pesce morto a causa dello sversamento di inquinanti. Alla fine dell'intervento, vengono erogate più di 330 ore di attività.
Tra il 26 e il 30 Ottobre 2018 una forte perturbazione di origine atlantica ha portato sulla regione Veneto persistenti piogge e forti venti di Scirocco, provocando l'abbattimento di milioni di alberi con la conseguente distruzione di decine di migliaia di ettari di foreste alpine. Il nostro Comitato ha contribuito al soccorso e al superamento dell'emergenza già dalle prime ore dopo l'evento, inviando una squadra nel comune di Valli del Pasubio, una a Cismon del Grappa, e fornendo un generatore elettrico ai vigili del fuoco di Asiago. Nei giorni successivi un nostro socio è stato attivato come D.O.G.E. e inviato al C.O.M. di Agordo, mentre altre 2 squadre hanno curato il rifornimento dei generatori sparsi per la provincia di Belluno con una cisterna carrellata e il ripristino della rete viaria con l'ausilio di un miniescavatore. In totale la nostra associazione ha erogato 533 ore di servizio impiegando 13 volontari sul campo.
Nel pomeriggio di giovedì 10 agosto il litorale veneto subisce numerosi danni a causa di grandine e forti venti di downburst. Su attivazione della regione veneto, i nostri volontari sono stati impegnati presso l'Isola di Albarella in operazioni di abbattimento piante e sgombero strade nelle giornate di Sabato 12, Domenica 13 e lunedì 14. Nei tre giorni di lavoro sono stati impiegati 11 volontari, per un totale di 225 ore di lavoro, e 3 automezzi.
Durante la seconda settimana di gennaio una forte perturbazione nevosa si abbatta sull'Italia centrale, già martoriata dal terremoto, creando notevoli disagi. La nostra associazione, su attivazione della regione Veneto, invia in provincia di Teramo 2 volontari e un mezzo dotato di lama sgombra neve e spargisale.
In seguito alle scosse di terremoto verificatesi il 24 agosto e il 26 e 30 Ottobre 2016 tra la Valle del Tronto e i Monti Sibillini, anche la nostra Associazione, su attivazione della Regione Veneto, ha contribuito all’opera dei soccorsi. Sono stati impiegati 22 volontari, per un totale di più di 500 ore di lavoro, nella posa di 5 moduli abitativi destinati a 4 famiglie terremotate degli abitati di Amatrice (Ri) e Muccia (Mc). Nei giorni immediatamente successivi al sisma il nostro distretto di protezione civile ATO09 ha promosso una raccolta fondi pro terremotati. Il ricavato è stato destinato all'acquisto di un modulo farmacia per il comune di Gagliole (Mc)
Una tromba d'aria di forte intensità ha colpito i territori dei comuni tra Mira e Dolo, nel veneziano, l'otto luglio 2015. La forza del vento ha prodotto ingenti danni a case private ed edifici storici. La nostra associazione ha lavorato nei territori colpiti, ed in particolare nella frazione di Sanbruson di Dolo, con il compito di mettere in sicurezza alcuni tetti la cui copertura era stata spazzata via dalla tromba d'aria con l'intento di proteggere gli interni da eventuali piogge successive.
Galleria fotografica tromba d'aria Dolo 2015
All’inizio di febbraio una nevicata eccezionale ha interessato il centro Italia ed in particolare le Marche.
La Regione del Veneto ha inviato alcune squadre, tra cui la nostra in aiuto delle zone più colpite. I nostri volontari hanno operato con lama da neve e fresa, prima a Filottrano AN e successivamente nella città di Ancona.
Attivati dalla Regione Veneto i nostri volontari sono stati impegnati fin dai primi giorni nella preparazione, posa ed allacciamento di prefabbricati variamente allestiti. Tra questi un modulo bagni è stato destinato al campo sfollati del comune di S. Felice sul Panaro, e sei moduli abitativi sono stati installati tra i comuni di Cavezzo, Mirandola, Medolla e Ravarino.
L’ alluvione che ha colpito il territorio veneto nel novembre 2010 ha visto impegnati i nostri volontari nelle attività di soccorso nel territorio vicentino. Due DOGE della nostra associazione sono inoltre stati inviati a coordinare le attività presso il COM insediato presso il Comando dei Vigili del Fuoco di Vicenza, il COM di Casalserugo (PD) e il COC di Valli del Pasubio.
Nel mese di febbraio si verifica una fuoriuscita di idrocarburi nel fiume Lambro, in Lombardia. A distanza di poche ore la marea nera raggiunge il Po e si dirige verso il mare Adriatico, attraverso la nostra regione. Anche la nostra associazione viene attivata per fronteggiare nel delta del Po gli eventuali residui di inquinamento sfuggiti alle barriere poste a monte.
In occasione del sisma che ha colpito la popolazione di Haiti uno dei D.O.G.E della nostra associazione, Alessandro Benvenuti, ha operato su richiesta della Regione del Veneto con il team della Protezione Civile Nazionale nel coordinamento degli aiuti italiani.
Alle 3.32 del 6 aprile 2009 una scossa distruttiva ha colpito la zona dell’Aquila. È subito emerso che si tratta di un terremoto storico, di impatto paragonabile a quello dell’Umbria e Marche del 1997. La città più colpita dalla scossa, di magnitudo 5.8 della scala Richter - IX grado della scala Mercalli, è L’Aquila, dove nel centro storico si sono registrati crolli e vittime.
Sabato 27 giugno 2006 l'associazione ha compiuto 30 anni.
In quest'occasione è stata inaugurata anche la sede, intitolata a G.Ambrosi funzionario del Corpo Forestale dello Stato tragicamente scomparso in un incidente stradale.
Si tratta della più alta qualifica regionale per un operatore di protezione civile conseguita al termine di un corso molto impegnativo e previa selezione. Per partecipare, tre nostri volontari hanno dovuto presentare un curriculum di esperienza di almeno 5 anni e superare un test e un colloquio. Il corso, organizzato dal Centro Regionale di Protezione Civile di Longarone, è di 220 ore complessive, tra lezioni teoriche e pratiche. I D.O.G.E. rappresentano le “teste” chiamate a gestire e coordinare gli interventi in caso di emergenza. La loro "mobilitazione" avverrà sempre su attivazione della Regione. Oltre alle emergenze vere e proprie, i D.O.G.E. saranno operativi anche nel campo della previsione e prevenzione e nelle esercitazioni.
In seguito all'esondazione del Danubio verificatasi nell'ultima settimana di maggio, diverse aree urbanizzate della Baviera sono state interessate da pesanti inondazioni. Tra queste, la cittadina di Neustadt a.d. Donau, che intrattiene rapporti di gemellaggio con Recoaro Terme, ha fatto pervenire una richiesta di aiuto. Sempre in collaborazione con le altre Associazioni aderenti al Coordinamento Provinciale, sono stati inviate alcune squadre di volontari che oltre a portare un segnale della solidarietà italiana, hanno potuto operare e confrontarsi con la realtà tedesca di protezione civile.
L'otto luglio 1999, in occasione della sua visita a Vicenza, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha espresso il desiderio di incontrare una rappresentanza del Volontariato. A tale incontro, avvenuto presso la Prefettura, ha partecipato anche la nostra Associazione.
Nell'ambito della Missione Arcobaleno, la Regione Veneto ha partecipando alla gestione di un campo di accoglienza profughi ubicato a Valona e denominato "Villaggio delle Regioni". Accogliendo la richiesta regionale, l'Associazione, operando all'interno del Coordinamento Provinciale delle Associazioni di protezione civile, ha contribuito all'allestimento del campo occupandosi in particolare degli aspetti logistici. Viste le precedenti esperienze e le necessità emerse al campo le nostre squadre sono state prevalentemente impegnate nelle attività di disinfezione.
In questa occasione la nostra associazione ha partecipato con un volontario che ha operato come tecnico presso il Centro Operativo Misto (C.O.M.) di Sarno.
Inviati dal Dipartimento Protezione Civile Regione Veneto, fin dal giorno successivo all'evento calamitoso, con il compito di supportare logisticamente la Soprintendenza dei Beni Artistici Architettonici Storici dell'Umbria. La squadra disinfezione ha inoltre operato su tutto il territorio umbro, bonificando giornalmente tendopoli, roulottes, treni dormitorio, toilettes ecc.. Terminata la prima fase dell'emergenza, con una raccolta di fondi che ha coinvolto cittadini, associazioni, ditte, istituzioni, sono stati acquistati 5 moduli abitativi prefabbricati che, insieme ad altri 4 messi a disposizione da privati, abbiamo provveduto a posizionare presso le famiglie precedentemente individuate.
Inviato ad Asti dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, il nostro comitato ha operato assieme alle altre sei associazioni riconosciute della provincia di Vicenza, che si sono unite in un coordinamento. E' stata inviata nella città piemontese una colonna mobile, totalmente autosufficiente, composta da un centinaio di volontari, 27 mezzi e tutte le attrezzature necessarie per i diversi tipi di intervento. Il nostro operato si è dimostrato professionale al punto che il comune di Asti ci ha in seguito interpellato per poter formare anche nella propria città un gruppo analogo.
Grazie all'intraprendenza di alcuni soci, nel 1991 la nostra associazione si impegna anche sul fronte della prevenzione e lotta agli incendi boschivi, entrando in contatto con il corpo forestale dello stato, e in particolar modo con lo scomparso funzionario G. Ambrosi, con il quale nasce un rapporto di stima e amicizia. Nel 2000 la regione delega lo spegnimento degli incendi boschivi dal corpo forestale dello stato ai servizi forestali regionali. Ad oggi il Comitato riveste il ruolo di associazione capofila per l'attività di antincendio boschivo per i distretti VI08, VI09 e VI10, per un totale di più di 850 km quadrati
Galleria fotografica Incendi 1991
Esperienza breve, ma importante perché per la prima volta il nostro intervento viene gestito dallo Stato tramite le Prefetture. I volontari finalmente sono assicurati, è tutelato il loro posto di lavoro e la loro retribuzione.
E' l'anno della svolta; lo Stato resosi conto dell'importanza del volontariato abbozza le prime leggi per regolamentarlo. Il nostro gruppo si costituisce regolarmente con atto notarile in Comitato.
Il gruppo, forte dell'esperienza friulana, appronta un campo base a Teora in provincia di Avellino. Nonostante non esistano ancora leggi a supporto del volontariato e solamente con fondi provenienti dalle offerte dei cittadini di Montecchio e comuni limitrofi, i nostri volontari tengono aperto questo campobase per oltre un anno durante il quale ruotano a turno più di quattrocento volontari provenienti anche da altri comuni del vicentino.
La prima esperienza per un gruppo di giovani, armati solo di buona volontà, quando in Italia il termine protezione civile non esisteva ancora. E' stata l'esperienza che ha segnato profondamente l'animo di molti di questi giovani che hanno deciso di costituire in seguito un gruppo organizzato.